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Il COVID-19: domande e risposte per voi

La situazione che viviamo ormai da un anno, ha da qualche mese elaborato una possibile via d’uscita, sicuramente non immediata, ma che comporta la soluzione alla pandemia: il vaccino anti COVID-19.

Scopriamo insieme di cosa si tratta e proviamo a rispondere con semplicità alle domande più comuni.




Come funziona il vaccino? Può procurare il Covid?


I vaccini attualmente in uso in Italia usano la tecnologia a mRNA (Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca).

Nel primo caso il vaccino a Rna induce l'immunità fornendo a cellule umane esclusivamente le istruzioni per produrre un frammento del virus, la proteina Spike, che indurrà la produzione di anticorpi specifici verso il virus SARS-CoV-2. Con questi vaccini, quindi, non viene somministrato alcun virus, né vivo né attenuato, e la sola proteina spike non può causare infezione o malattia. Nel caso, il vaccino che verrà somministrato è un vaccino a vettore virale che utilizza un virus per portare all'interno della cellula un 'pezzo' dell'agente patogeno di cui deve prevenire l’infezione e quindi del virus COVID-19. Nel caso specifico di quello messo a punto da AstraZeneca e approvato dalle autorità europee il vettore è una versione indebolita dell'adenovirus dello scimpanzè, che contiene il materiale genetico della proteina spike del Sars-Cov-2, quella che permette di infettare la cellula.




Ma come funziona di preciso? Cosa avviene nel nostro organismo immettendo questa proteina?


Il sistema immunitario si attiva contro la proteina e produce degli anticorpi che, qualora il soggetto entrasse a contatto con il virus, lo proteggeranno dall’infezione.

Una eventuale malattia COVID-19 successiva alla vaccinazione, può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus, contratta indipendentemente dal vaccino.


A chi rivolgersi per vaccinarsi?


La campagna di vaccinazione di svolgerà in più fasi, i cittadini saranno invitati a effettuare la vaccinazione in un ordine di priorità definito dal rischio per le persone di infettarsi e di sviluppare la malattia con conseguenze gravi e della funzione sociale di alcune categorie professionali (insegnanti, forze dell’ordine) degli anziani (sopra i 65 anni) e infine di tutta la restante popolazione.


Nella fase iniziale la vaccinazione è stata riservata al personale sanitario e al personale e agli ospiti delle residenze per anziani e le vaccinazioni saranno effettuate dal personale dei servizi vaccinali nei 286 ospedali definiti dal Piano nazionale di vaccinazione COVID19. Lo stesso personale vaccinatore si recherà nelle residenze per anziani per la vaccinazione.

Si sottolinea che i vaccini disponibili attualmente saranno utilizzati soltanto nei presidi definiti dal Piano vaccini e non saranno disponibili nelle farmacie o nel mercato privato.

Nel Lazio, dal 18 Febbraio è iniziata la fase dei vaccini per il personale scolastico tra i 18 e i 55 anni.




Il Governo italiano, tramite le procedure europee, ha prenotato l’acquisto di oltre duecento milioni di dosi di vaccini anti COVID-19 da sei diversi produttori, ulteriori negoziazioni di acquisto sono in corso. Non ci sarà libera scelta su quale vaccino preferire: il vaccino disponibile al tempo e al luogo sarà offerto dai servizi vaccinali in piena garanzia di equivalente sicurezza ed efficacia.


Nel caso in cui avessi una reazione al vaccino, cosa devo fare?


La segnalazione di una qualsiasi reazione alla somministrazione del vaccino può essere fatta al proprio medico di famiglia o alla ASL di appartenenza, così come avviene per qualunque farmaco, secondo il sistema nazionale di farmacovigilanza attivo da tempo in tutto il Paese. Inoltre, chiunque può segnalare in prima persona una reazione avversa da vaccino utilizzando i moduli pubblicati sul sito AIFA.


Vogliamo ricordare che vaccinarsi non equivale ad essere immuni al COVID-19, bensì maggiormente protetti, come per tutti i vaccini. Quindi anche dopo la vaccinazione sono raccomandate le regole di distanziamento, d’igiene e l’uso della mascherina.


Vuoi altre informazioni? Vuoi saperne di più? Puoi dare un’occhiata al sito di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).

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