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Mirtillo: benefici e proprietà

I frutti del mirtillo sono utilizzati come alimenti, in gastronomia e nell'industria dei liquori.

Inoltre, al mirtillo sono attribuite diverse proprietà, quali: astringenti,antiossidanti, vasoprotettrici, antivirali, antisettiche ....

Non sorprende, quindi, come estratti di frutti di mirtillo siano tuttora presenti in numerose specialità medicinali.




Le proprietà del mirtillo

Le bacche del mirtillo contengono molti acidi organici (malico, citrico ecc.), zuccheri, tannini, pectina, le vitamine A, C e, in quantità minore, la vitamina B e i glucosidi antocianici (mirtillina) i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e rafforzano la struttura del tessuto connettivo, che sostiene i vasi sanguigni, migliorandone l’elasticità e il tono.

Questi principi contenuti nel fitocomplesso le conferiscono la proprietà capillaroprotettrice, rendendola particolarmente adatta al trattamento dei disturbi circolatori, specie di origine venosa e in tutti i casi di fragilità capillare, soprattutto a carico della retina.


I grandi pregi nutritivi del mirtillo derivano anche dalla ricca presenza di vitamina A e C (quelle in maggior quantità), ma anche di vitamine B1, B2, PP e di sali mineraliessenziali per il nostro organismo (calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio), che conferiscono alle bacche un’azione antiossidante.

Questi principi, nutritivi coadiuvati dagli antocianosidi, inibiscono validamente la formazione dei radicali liberi, responsabili dell'ossidazione delle particelle di colesterolo LDL, indotta dal rame, che è la causa fondamentale della formazione delle placche aterosclerotiche nelle pareti dei vasi sanguigni. Tale attività è massima dopo circa 60 minuti e rimane su livelli significativi per circa 6 ore.

Le antocianine del mirtillo hanno anche un effetto antisettico utile nelle coliche dolorose addominali e delle cistiti. Recentemente si è scoperto che inibiscono l'adesione dei colibacilli alla parete dell'intestino e della vescica, fornendo così una spiegazione al loro uso nelle infezioni e intestinali, provocate dall'alterazione della flora batterica.

Le foglie del mirtillo meritano una menzione speciale; contengono tannino, glucosidi flavonoidi e glucochina, sostanza che abbassa il contenuto di glucosio (zuccheri) nel sangue: possiedono cioè gli effetti astringenti e antidiarroici dei frutti, ma sono anche ipoglicemizzanti; si consigliano quindi ai chi soffre di diabete, in quanto consentono di ridurre le dosi di farmaci per via orale o quelle di insulina.

Dai giovani getti della varietà Vaccinum vitis idaea (mirtillo rosso) si ricava il gemmoderivato. Questo macerato glicerico è l’antinfiammatorio per eccellenzadell’intestino. La sua azione regolatrice, corregge gli squilibri della mobilità enterocolica cioè in caso di stitichezza o diarrea, e ripristina l’attività enzimatica intestinale.


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