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Cancro della mammella pt.2

Generalmente, il cancro della mammella viene classificato in base ai seguenti fattori:

  • Il tipo di tessuto in cui inizia il tumore

  • La diffusione del tumore

  • Il tipo di recettori tumorali sulle cellule tumorali

Tipo di tessuto

Le mammelle sono costituite da vari tipi di tessuto. Il tumore può svilupparsi nella maggior parte di essi, come

  • i dotti galattofori (carcinoma duttale)

  • le ghiandole o lobuli che producono latte (carcinoma lobulare)

  • tessuto grasso o connettivo (sarcoma): è un tipo raro.

Il carcinoma duttale corrisponde a circa il 90% di tutti i cancri della mammella.

La malattia di Paget del capezzolo è un carcinoma duttale della mammella che interessa la pelle intorno e sopra il capezzolo. Il primo sintomo è una lesione crostosa o squamosa o una secrezione dal capezzolo. Circa la metà delle donne affette da questo tipo di tumore presenta anche un nodulo palpabile nella mammella. Le donne con malattia di Paget del capezzolo possono anche avere un altro cancro della mammella che non è avvertito ma che può essere individuato mediante esami di diagnostica per immagini, mammografia, risonanza magnetica per immagini (RMI) o ecografia, eseguiti per verificare la presenza di un altro tumore. Poiché tale malattia solitamente causa solo un lieve malessere, può passare inosservata anche per più di un anno prima che la donna decida di consultare il medico. La prognosi dipende dall’invasività e dalle dimensioni del tumore, nonché dalla sua eventuale diffusione ai linfonodi.


I tumori filloidi della mammella, relativamente rari, rappresentano meno dell’1% dei tumori della mammella. In circa il 10%-25% dei casi sono maligni. Hanno origine nel tessuto mammario che circonda i dotti galattofori e le ghiandole che producono il latte. Il tumore si diffonde in altre parti dell’organismo (metastasi) in circa il 10-20% delle donne che ne sono affette. Recidiva nella mammella in circa il 20-35% delle donne che ne hanno sofferto. Solitamente, se non ci sono metastasi, la prognosi è positiva.

Grado di diffusione

Il cancro della mammella può rimanere circoscritto alle mammelle o diffondersi ovunque nell’organismo attraverso i vasi linfatici e la circolazione sanguigna. Le cellule tumorali tendono a spostarsi nei vasi linfatici della mammella. La maggior parte di essi drena nei linfonodi dell’ascella (linfonodi ascellari), i quali hanno la funzione di filtrare e distruggere le cellule anomale o estranee, come quelle tumorali maligne. Se queste ultime riescono a superare i linfonodi, il tumore può diffondersi ovunque nell’organismo.

Il cancro della mammella tende a diffondersi (metastatizzare) alle ossa, al cervello, ai polmoni, al fegato, alla pelle e in qualsiasi altra area. La diffusione al cuoio capelluto non è comune. In queste zone, le metastasi possono comparire dopo anni o, addirittura, decenni dalla diagnosi e dal trattamento iniziale. Se il tumore si è diffuso in una parte del corpo, probabilmente ha raggiunto anche altre parti, benché non rilevate.

Il cancro della mammella può essere classificato come

  • Carcinoma in situ

  • Carcinoma invasivo

Carcinoma in situ indica una condizione nella quale le cellule tumorali si trovano “in loco” e rappresenta lo stadio più precoce. Il carcinoma in situ può essere voluminoso e interessare anche un’area ampia della mammella, ma non ha invaso i tessuti circostanti né si è diffuso ad altre parti dell’organismo.

Il carcinoma duttale in situ è limitato al dotto galattoforo, non invade i tessuti circostanti, ma può diffondersi lungo i dotti e interessare gradualmente un’ampia parte della mammella. Questo tipo rappresenta l’85% dei carcinomi in situ e almeno la metà dei cancri della mammella e il più delle volte viene rilevato dalla mammografia. Può diventare invasivo.

Il carcinoma lobulare in situ si sviluppa all’interno delle ghiandole della mammella che producono latte (lobuli); spesso si presenta in diverse zone di entrambe le mammelle. Le donne con carcinoma lobulare in situ presentano l’1-2% di probabilità ogni anno di sviluppare cancro della mammella invasivo sia nella mammella colpita che nell’altra. Questo tipo di carcinoma rappresenta l’1-2% dei cancri della mammella. Di solito il carcinoma lobulare in situ non è rilevabile dalla mammografia, ma solo con una biopsia. Esistono due tipi di carcinoma lobulare in situ: classico e pleomorfico. Il tipo classico non è invasivo, ma la sua presenza aumenta il rischio di sviluppare un tumore invasivo in una delle mammelle. Il tipo pleomorfico porta a carcinoma invasivo e, quando viene diagnosticato, va asportato chirurgicamente.

Il carcinoma invasivo si può classificare come segue:

  • Localizzato: il tumore è limitato alla mammella.

  • Regionale: il carcinoma ha invaso i tessuti vicini alle mammelle, come le pareti toraciche o i linfonodi.

  • Distante (metastatico): il carcinoma si è diffuso dalla mammella ad altre parti dell’organismo (metastatizzato).

Il carcinoma duttale invasivo insorge nei dotti galattofori ma ne attraversa la parete, invadendo il tessuto mammario circostante. Può anche diffondersi ad altre parti dell’organismo. Rappresenta l’80% dei cancri della mammella.

Il carcinoma lobulare invasivo si sviluppa a partire dalle ghiandole che producono latte, ma invade il tessuto mammario circostante e si diffonde ad altre parti dell’organismo. Rispetto agli altri tipi di cancro della mammella, nella maggior parte dei casi è bilaterale. Rappresenta la maggior parte dei restanti cancri della mammella invasivi.

I tipi rari di cancro invasivo della mammella includono

  • carcinoma midollare

  • carcinoma tubulare

  • carcinoma metaplastico

  • carcinoma mucinoso

Il carcinoma mucinoso tende a svilupparsi nelle donne di età più avanzata e cresce lentamente. Le donne con la maggior parte di questi rari tipi di cancro della mammella presentano una prognosi notevolmente migliore rispetto a quelle con altri tipi di cancro della mammella invasivo. La prognosi è tuttavia significativamente peggiore nelle donne con cancro della mammella metaplastico rispetto a quelle con altri tipi di cancro della mammella duttale.

Recettori tumorali

Tutte le cellule, comprese le cellule tumorali maligne, hanno sulla superficie alcune molecole chiamate recettori. Un recettore ha una struttura specifica che permette solo a particolari sostanze di penetrare e influenzare l’attività cellulare. L’eventuale presenza di un certo tipo di recettori sulle cellule tumorali maligne delle mammelle influenza la velocità di diffusione del tumore e il suo trattamento.

I recettori tumorali comprendono i seguenti:

  • Recettori di estrogeno e progesterone: alcune cellule hanno i recettori dell’estrogeno. Il relativo carcinoma, definito positivo ai recettori dell’estrogeno, cresce o si propaga in seguito alla stimolazione da parte di tali ormoni. È un tipo di tumore più frequente nelle donne in post-menopausa rispetto a quelle più giovani. Due terzi circa delle donne in postmenopausa presentano tumori positivi al recettore degli estrogeni. Alcune cellule hanno i recettori per il progesterone. Il tumore che ne deriva, detto positivo ai recettori progestinici, subisce una stimolazione da parte di tali ormoni. I carcinomi mammari con recettori dell’estrogeno ed eventualmente del progesterone si sviluppano più lentamente rispetto a quelli che non presentano tali recettori, quindi hanno una prognosi migliore. (Estrogeno e progesterone sono gli ormoni sessuali femminili.)

  • Recettori HER2 (HER2/neu): le cellule mammarie normali presentano recettori HER2 che ne facilitano la crescita (HER sta per human epithelial growth factor receptor, recettore del fattore di crescita epiteliale umano, coinvolto nella moltiplicazione, sopravvivenza e differenziazione delle cellule). In circa il 20% dei carcinomi mammari, tali cellule hanno troppi recettori HER2. quindi tendono a crescere molto rapidamente.

Altre caratteristiche

Talvolta il tumore viene classificato anche in base ad altre caratteristiche.

Il cancro infiammatorio della mammella ne è un esempio. Il nome fa riferimento ai sintomi piuttosto che al tessuto interessato dal tumore. Si tratta di un tipo a crescita rapida, particolarmente aggressivo e spesso fatale. Le cellule tumorali maligne bloccano i vasi linfatici della cute mammaria, conferendo alla mammella un aspetto infiammato, gonfio, rosso e caldo. Di solito si diffonde ai linfonodi dell’ascella, che hanno l’aspetto di noduli di consistenza dura. Tuttavia è possibile che non ci siano noduli palpabili nella mammella stessa in quanto il tumore è diffuso in tutto il seno. Il cancro infiammatorio della mammella rappresenta circa l’1% dei tumori maligni della mammella.

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