L'aneurisma cerebrale è una dilatazione di un'arteria cerebrale. Le dimensioni possono variare da pochi millimetri a lesioni definite "giganti", di diametri maggiori di 2.5 cm. L'aneurisma cerebrale può interessare qualunque arteria cerebrale anche se con frequenza, e a volte sintomatologia, diversa.
Gli aneurismi cerebrali oltre che per le dimensioni e la sede possono essere divisi in due grosse famiglie:
Aneurismi cerebrali rotti: quelli che determinano il quadro dell'emorragia subaracnoidea
Aneurismi cerebrali non rotti: lesioni spesso riscontrate occasionalmente in corso di altri accertamenti
Circa il 4-5% della popolazione è portatrice di aneurismi cerebrali, ma solo una minima quantità di questi darà segno di sé. L'aneurisma cerebrale è di frequente localizzato nella biforcazione dei vasi cerebrali, segno che la causa è spesso embriologica. Una volta formatosi la sua storia naturale è variabile. Importanti co-fattori sono: ipertensione arteriosa, fumo, aneurismi multipli e patologie dei connettivi. Nella maggior parte dei casi l'aneurisma cerebrale rimane silente tutta la vita. Raramente aumenta progressivamente di dimensioni fino a dare sintomi da "effetto massa" (cefalea, compressione di nervi cranici con disturbi della motilità oculare, crisi epilettiche etc). Una minima percentuale va incontro a rottura. Le dimensioni della sacca sono direttamente correlate al rischio di rottura. Un aneurisma cerebrale minore di 6-7 mm ha un rischio di sanguinamento/anno basso; se è invece superiore a 7 mm è generalmente da trattare. Esiste quindi un territorio di "penombra" intorno ai 5-7 mm, nel quale risulta necessaria una attenta valutazione da parte del team neuro vascolare, che deve valutare il rischio in base a età del paziente, forma dell'aneurisma cerebrale, presenza di aneurismi cerebrali multipli e tolleranza del paziente all'idea di avere un aneurisma non rotto, aspetto da non sottovalutare.
Che cosa sono gli aneurismi rotti?
Gli aneurismi rotti sono quelli che determinano l'emorragia subaracnoidea. Il quadro clinico del paziente varia da una semplice cefalea a stati di coma. L'emorragia subaracnoidea, che si verifica in seguito alla rottura di un aneurisma o di una qualsiasi malformazione cerebrale, consiste in uno spandimento di sangue a livello degli spazi subaracnoidei. Il cervello appare come "verniciato di sangue". L'incidenza della patologia è pari a 10 casi ogni 100.000 persone con mortalità o gravi condizioni di salute nel 60% dei casi. Questi dati sono indicativi di una malattia grave, complessa e con importante impatto familiare e sociale. Un terzo dei pazienti non arriva in ospedale per decesso improvviso.
Quali sono le cause degli aneurismi rotti?
Circa il 4-5% della popolazione è portatrice di aneurismi, ma solo una minima quantità di questi darà segno di sé. L'aneurisma è di frequente localizzato nella biforcazione dei vasi cerebrali, segno che la causa è spesso embriologica. Una volta formatosi la sua storia naturale è variabile. Importanti co-fattori sono: ipertensione arteriosa, fumo, aneurismi multipli e patologie dei connettivi.
Quali sono i sintomi degli aneurismi rotti?
In caso di aneurismi rotti con emorragia, l'aneurisma si rende evidente dopo il sanguinamento. Il sintomo più comune è caratterizzato da un'importante cefalea spesso con irradiazione nucale; questa cefalea è descritta come improvvisa. Spesso vi si associano stato confusionale, fotofobia, disturbi dei nervi cranici (disturbi della motilità oculare). Talvolta è presente anche un ematoma intraparenchimale con conseguenti disturbi motori. Sono frequenti pazienti in stato di coma.
Che cosa sono gli aneurismi cerebrali non rotti?
Gli aneurismi non rotti sono lesioni spesso riscontrate occasionalmente in corso di altri accertamenti. Nel momento stesso in cui viene diagnosticato, questo aneurisma diventa un problema, prima di tutto per il paziente, poi per il neurochirurgo che deve decidere se la lesione necessita di un trattamento o solo di osservazione.
Quali sono le cause degli aneurismi cerebrali non rotti?
L'aneurisma è spesso localizzato nella biforcazione dei vasi cerebrali, segno che la causaè spesso embriologica. L'ipertensione rappresenta un importante co-fattore nella crescita e nella rottura degli aneurismi. Stesso discorso per il fumo, aneurismi multipli e patologia dei connettivi.
Quali sono i sintomi aneurismi cerebrali non rotti?
A volte rimane silente tutta la vita. Raramente aumenta progressivamente di dimensioni fino a dare sintomi da "effetto massa" (cefalea, compressione di nervi cranici con disturbi della motilità oculare, crisi epilettiche etc). Una minima percentuale va incontro a rottura. Le dimensioni della sacca sono direttamente correlate al rischio di rottura. Un aneurisma minore di 6-7 mm ha un rischio di sanguinamento/anno basso; se superiore a 7 mm è generalmente da trattare. Tutto deve essere anche correlato all'età del paziente in considerazione della valutazione del rischio di sanguinamento.
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